Hovhannes Shiraz (in armeno : Հովհաննես Շիրազ)(27 Aprile 1915 Alessandropoli – 14 Marzo 1984 Yerevan) era un illustre poeta. Nacque Hovhanes (Onik) Tadevosi Karapetyan nella città di Alessandropoli, poi parte dell’Impero Russo (ora Gyunri,Armenia). Sua madre, Astghiki, rimase vedova durante il genocidio armeno, poco prima della sua nascita. Shiraz è cresciuto in grande povertà.
Il suo primo lavoro, chiamato “Inizio di primavera”, fu pubblicato nel 1935. Il romanziere Atrpet diede al talentuoso poeta l’epiteto “Shiraz”, perché “le poesie di questo giovane hanno il profumo di rose, fresco e ricoperto di rugiada, come le rose di Shiraz (Shiraz è una delle maggiori città dell’Iran, famosa per le sue rose e i suoi poeti).
Un’altra versione del suo pseudonimo è “Shirak azn” – un bambino di Shirak, la regione da cui veniva. Hovhannes Shiraz studiò all’università statale di Yeveran e all’Istituto Letterario Maxim Gorky di Mosca. Nel 1958, Shiraz pubblicò il primo volume della sua antologia Knar Hayastani (Lira d’Armenia).
Il secondo e terzo volume furono pubblicati nel 1965 e nel 1974. Queste collezioni sono i migliori esempi di poesia di Shiraz. La maggior parte delle pubblicazioni di Shiraz furono poesie. Fu autore di poesie patriottiche e d’amore, tra cui: “Ani”, “ Mia Madre”, “Che il mio amore rimanga segreto”, “”Siamanto and Khjezare”, “Expromt”, “Come l’amore pagano”, “La mia sacra patria”, “Il destino degli Armeni”, “Per Andranik” etc.
Scrisse il “Dantesco armeno” sul genocidio armeno, argomento vietato in Unione Sovietica. La prima versione di questo capolavoro fu scritto nel 1914. Solo brevi passaggi di questo capolavoro furono pubblicati durante la sua vita nell’Armenia Sovietica e alcuni capitoli furono pubblicati a Beirut e Theran. L’intero poema (oltre 8000 versi) fu pubblicato nel 1990 a Yeveran. Fu sepolto al Pantheon Komitas, a Yeveran, Armenia insieme ad altri illustri compatrioti.
Sposò la famosa poetessa armena Silva Kaputikyan. Il loro figlio, Ara Shiraz, è uno scultore. Shiraz ha avuto 7 figli con la sua seconda moglie Hasmik. Il loro figlio Sipan Shiraz era un poeta. La scuola di Yeveran al numero 169 e una strada a Julfa di Isfahan prendono il nome da lui. La Casa- Museo di Hovhannes Shiraz è aperta in un edificio del 19° secolo a Gyumri.
Shiraz era conosciuto per il suo senso dell’umorismo. Nei primi anni sessanta John Steinbeck visitò l’appartamento del poeta a Yeveran e scrisse una lettera : “..gli uomini sono più uniti quando ridono insieme. E ricordo che a Yeveran noi ridemmo insieme moltissimo.” Yevgeny Yevtushenko e Alexander Gitovich dedicarono poesie a Shiraz.
Shiraz fu un poeta che andava contro il sistema e fu molto popolare tra la gente dell’Armenia Sovietica, ma combatté per tutta la sua vita la corrotta leadership sovietica.
Quando nel 1974 il noto critico Suren Aghababyan informò Shiraz sul conferimento del premio dell’ordine di Lenin, la risposta fu la seguente: “E cosa vogliono in cambio? Comprare il mio silenzio?”
Shiraz è autore di circa una quarantina di libri di poesie e traduzioni. Il suo ricco vocabolario e il suo stile delicato, impreziosito da elementi folk e colloquiali, ha reso la sua poesia una delle maggiori conquiste della letteratura armena.
I critici considerano molte delle sue opere capolavori. Secondo Paruyr Sevak , “ la moderna poesia armena è salita sul crinale di Shiraz”. “Shiraz è un grande talento, dovremmo essere orgogliosi e considerare un grande onore conoscerlo personalmente”, scrisse William Saroyan. Shiraz ha costruito la sua poesia con tufo armeno di emozioni, aggiunse Yevgeny Yevtushenko.
Tra le sue poesie ricordiamo la seguente:
Nei miei sogni bussarono alla mia porta,
Chi è? Chiesi dall’interno
Un’anziana signora dall’esterno
Rispose dicendo: “Sacrificherei me stessa per te”.
“Sono venuta a chiedere un pezzo di pane come carità
Sono una povera donna orfana senza nessuno a sostenermi”.
A questo punto aprii la mia porta immediatamente
Solo per trovare un miracolo, era mia madre defunta, davvero!
Ero sconvolto ma caddi tra le sue braccia;
e mia madre disse :”Sono io, sono io.
Sono venuta a cercarti e vedere come stai
Spero che la vita non abbia cambiato il tuo spirito e te.
Sono venuta sotto forma di mendicante
In modo che tutto il mondo possa essere testimone
Per vedere se la tua coscienza, caro figlio mio,
se anche la tua coscienza è morta con me”.
Le poesie di Shiraz sono conosciute in tutta l’ex Unione Sovietica (le sue opere sono state tradotte da Arseny Tarkovsky e Nikolay Aseev) e all’estero. In ogni modo, come scrive Andrey Dementyev, Hovhannes Shiraz, come Sergey Yesenin, usa molte metafore, quindi è molto difficile tradurre le sue poesie.
Durante un incontro con gli scrittori sovietici, per dimostrare il tipo di poesia che preferiva, lo scrittore Hindi Bhisham Sahni, ha mostrato un diario contenente alcune poesie di Hovhannes Shiraz.
Bibliografia di riferimento:
Inizio di primavera del 1935
Canto di Armenia, 1940
La voce del poeta, 1942
Un libro di canzoni del 1942
Biblian 1944
Lyre of Armenia, tre volumi, 1958, 1965 e 1974
Un monumento a mia madre, 1968